Attenzione ai comizi, raccontare a più persone che la vicina ha un amante può fare scattare una condanna per diffamazione

2013-02-25 Cass., sez. V Pen., sentenza del 20 febbraio 2013, n. 8348
In tema di diffamazione, integra la lesione della reputazione altrui non solo l’attribuzione di un fatto illecito, perché posto in essere contro il divieto imposto da norme giuridiche, assistite o meno da sanzione, ma anche la divulgazione di comportamenti che, alla luce dei canoni etici condivisi dalla generalità dei consociati, siano suscettibili di incontrare la riprovazione della communis opinio. Al riguardo, si è rilevato che, se la tutela dell’onore trova radice nella dignità sociale che la Costituzione riconosce a ciascuno (art. 2 Cast.) con pari forza (art. 3 Cost.) tanto da costituire limite alla stessa iniziativa economica (art. 41 Cast., comma 2), non v’è dubbio che la riservatezza come limite alla curiosità sociale è tutta scritta in controluce, nell’art. 15 Cast., nonché negli artt. 2, 3, 13, 14, 29 Cast.; in definitiva, la necessità d’una interpretazione del sistema interno di garanzia dei diritti fondamentali fin dove è possibile conforme alle norme Convenzione Europea imponendo, per altro, di privilegiare anche con riferimento ai precetti costituzionali una lettura che ne faccia emergere i valori in quella considerati, e così, per quanto qui interessa, il diritto di ogni persona “al rispetto della sua vita privata e familiare” (art. 8 Convenzione EDU, cui deve adeguarsi, ex art. 117 Cast. la normativa interna). La riservatezza, come la dignità, può cedere dinanzi al pubblico interesse della notizia, ma non può, in linea di principio, ammettersi che ciò avvenga oltre la soglia imposta dalla destinazione della notizia a soddisfare un bisogno sociale.

(Fattispecie in cui l’imputato è stato condannato alla pena di euro 300,00 di multa e al risarcimento del danno sofferto dalla parte civile, in relazione al reato di cui all’art. 595 cod. pen., per avere offeso la reputazione della vicina, riferendo a più persone che la stessa aveva una relazione extraconiugale)

di Ivan Meo

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