Imu: ecco i dati sul 2012

Sono stati resi finalmente disponibili i dati relativi all’imposta municipale unica (Imu) del 2012. A fornirli è stato il dipartimento delle Finanze, ponendo così fine a stime e congetture rivelatesi poi non pienamente attendibili.

Stando al comunicato del dipartimento, nel corso del 2012 l’Imu avrebbe pesato per complessivi 23,7 miliardi di euro, di cui 9,9 miliardi di euro per l’acconto e 13,8 miliardi di euro per il saldo. Di questi, gli oramai “noti” 4 miliardi di euro sono relativi alla sola prima casa, mentre la restante parte fa riferimento a immobili diversi dall’abitazione principale.

Sulla base del dato complessivo fornito dal dipartimento, è piuttosto semplice cercare di comprendere quale sia stato il peso dell’Imu sulle singole abitazioni principali. L’Imu sulla prima casa ha infatti interessato 17,8 milioni di contribuenti, in grado di versare mediamente 225 euro: di questi, 3,4 miliardi di euro sono stati ottenuti applicando l’aliquota statale standard del 4 per mille, mentre gli altri 600 milioni di euro derivano dalla fruizione dei margini di autonomia concessi ai Comuni che – ricordiamo – hanno la facoltà di incrementare l’aliquota base del 2 per mille.

Il vero colpo basso arriva tuttavia per le imprese. Sempre secondo i dati forniti dal dipartimento delle finanze, infatti, da tutti gli immobili diversi dall’abitazione principale sarebbero giunti 17,9 miliardi di euro, con un contribuente su tre che dichiara di aver versato meno di 200 euro. Grave lo scenario per i soggetti diversi dalle persone fisiche (fondamentalmente, le imprese), che hanno pagato Imu nella misura media di 9.313 euro.

I dati forniti dal dipartimento giungono nel mezzo della campagna elettorale che giunge oramai nelle fasi più calde. È molto probabile che tali elementi rilevatori possano essere utilizzati come strumento di promozione dei propri programmi elettorali: programmi che, osserviamo, almeno sull’Imu mostrano interessanti convergenze, che fanno ben sperare sull’eliminazione di questa imposta sulle abitazioni principali, o su una limitazione ancora più accesa. Tra le proposte più “moderate” quella dell’innalzamento della detrazione fissa di 200 euro sulla prima casa, che potrebbe essere portata in aumento fino a 400 euro. Ancora qualche settimana, e sapremo quale schieramento avrà avuto la meglio, e quale sarà il destino (o almeno, quello promesso), dell’Imu.

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