Tasse sulla casa e Modello Unico: le date per le scadenze 2016

Quando c’è da pagare qualcosa ovviamente tutti vorrebbero non ricordare le date di scadenza, ma è bene fare un resoconto di quelle che saranno le tasse da dover saldare per questo 2016. Dall’Imu alla Tasi, passando per l’Irpef e la denuncia dei redditi, enunciamo di seguito gli appuntamenti con il fisco.

Giugno: Imu e Tasi

La data da segnare sul calendario è il 16 giugno e riguarda il pagamento di acconto per Imu Tasi. Ovviamente è bene ricordare che da quest’anno  la Tasi non dovrà essere pagata per la prima casa, almeno che non si parli di abitazione di lusso. Lo stesso vale anche per gli inquilini e per coloro che hanno lasciato la propria casa all’ex coniuge. Anche l’Imu non deve essere versata per la prima casa, se non si tratta di abitazione di lusso. Esenti dal pagamento dell’Imu sono anche tutti i terreni agricoli, all’interno dei comuni montani e tutti quelli che risultano essere coltivatori diretti.

Infine da quest’anno decade anche la possibilità di vedere assimilata all’abitazione prima casa quelle unità immobiliari cedute in comodato d’uso.

Luglio: compilazione modello 730

Il 7 luglio è la data ultima per la presentazione del modello 730 ordinario o precompilato. Il modello didichiarazione dei redditi destinato ai lavoratori dipendenti e ai pensionati. Dal 15 aprile l’Agenzia delle Entrate permetterà di accedere al proprio sito internet, in una specifica sezione, e scaricare il modello 730 precompilato, il quale dovrà essere inviato entro la data di scadenza di luglio. Mentre quello in forma ordinaria potrà essere presentato al proprio commercialista o al Caf.

Settembre: modello Unico persone fisiche

Il modello Unico persone fisiche permette di presentare più dichiarazioni fiscali e si rivolge:

  • a coloro che hanno conseguito nel 2015 redditi che non rientrano nei casi di esonero;
  • i titolari di partita Iva;
  • lavoratori dipendenti che hanno cambiato datore di lavoro nel corso del 2015;
  • lavoratori che hanno percepito dall’Inps o altri enti integrazioni salariali, o altre indennità su cui non sono stati applicate le trattenute;
  • lavoratori dipendenti a cui sono stati riconosciuti deduzioni dal reddito e/o detrazioni di imposta familiari a carico non spettanti;
  • lavorati dipendenti che hanno percepito retribuzioni e/o redditi da privati non obbligati per legge ad effettuare ritenute d’acconto;
  • lavorati dipendenti ai quali il sostituto d’imposta non ha trattenuto il contributo di solidarietà dovuto;
  • lavoratori dipendenti e assimilati ai quali non sono state trattenute in tutto o in parte le addizionali comunali e regionali Irpef;
  • chi ha conseguito redditi soggetti a tassazione separata (tranne Tfr e cessazione contratto co.co.co);
  • chi ha conseguito plusvalenze e redditi di capitale da assoggettare ad imposta sostitutiva da indicare nei quadri RT e RM.

Novembre: seconda rata Irpef

Per chi ha scelto il pagamento rateale il 30 novembre scade il versamento della rata Irpef. Se invece l’acconto non supera i 257,52 euro occorre versare in un’unica rata entro quella data.

Dicembre: seconda rata Imu e Tasi

Il 16 dicembre termina invece l’anno con il versamento della seconda rata dell’Imu e della Tasi per le seconde abitazioni o per le prime case, nelle categorie catastali di lusso.

 

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