Quali cartelle di pagamento si prescrivono in cinque anni?

Le cartelle esattoriali che si prescrivono nel termine breve di cinque anni sono quelle che riguardano:

– contributi Inps e Inail successivi al 1° gennaio 2016;

– contributi previdenziali per la gestione separata;

– contributi minori;

– imposte locali come Tasi, Tarsu, Tari, Ici, Imu;

– multe stradali;

– sanzioni per omesso o ritardato versamento di contributi

– altre sanzioni.

Tutte le altre cartelle si prescrivono sempre in 10 anni (così Irpef, Iva, Ires, Imposta di registro, Canone Rai, diritti camera di commercio). Fa eccezione solo il bollo auto che si prescrive in 3 anni.

 

Questa voce è stata pubblicata in Consorzio, Curiosità. Contrassegna il permalink.

I commenti sono chiusi.